Controlli dopo una diagnosi

Dopo una diagnosi di malattia cardiovascolare, i controlli cardiologici non sono più facoltativi, ma parte integrante del percorso di cura. La frequenza e la tipologia degli esami dipendono dal tipo di malattia, dalla terapia in corso e dalla risposta individuale.

Il cardiologo stabilisce un programma di monitoraggio personalizzato, che può includere visite, esami strumentali, test funzionali e valutazioni periodiche dello stile di vita. Seguire con attenzione questi appuntamenti aiuta a prevenire peggioramenti, adattare le cure e mantenere una buona qualità di vita.

Annullare o rimandare i controlli, anche se ci si sente bene, può mettere a rischio il risultato del trattamento. È sempre meglio comunicare con il proprio cardiologo se si hanno dubbi o se sorgono difficoltà a rispettare gli appuntamenti previsti.