A cura del Dr Claudio Stefano Centorbi, specialista in Cardiologia, affiliazione: Istituto Consalus Centro di Cardiologia e Riabilitazione, Cagliari
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Come e perché l’attività fisica ti fa vivere meglio dopo l’infarto del miocardio
Dopo un infarto miocardico acuto (IMA), molte persone si chiedono: “Posso tornare a camminare? Posso fare sport? E se mi succede di nuovo?” Queste domande sono legittime ed è necessario che sia chiaro come tornare a una vita attiva sia possibile e raccomandato. Infatti, oggi sappiamo con certezza che l’esercizio fisico regolare, se prescritto e svolto correttamente, riduce significativamente il rischio di nuovi eventi cardiovascolari e migliora la qualità di vita.
Secondo le nostre raccomandazioni (Linee Guida ESC 2021 sulla prevenzione cardiovascolare e quelle ESC 2020 su sport e attività fisica nei pazienti cardiopatici), l’esercizio è considerato una terapia vera e propria, al pari dei farmaci. Tuttavia, per essere efficace e sicura, deve essere “prescritta e dosata” su misura, attraverso un programma personalizzato e realizzato da un team multidisciplinare nell’ambito delle strutture di riabilitazione cardiologica.
Cos’è la riabilitazione cardiologica?
È un percorso multidisciplinare organizzato che aiuta il paziente a recuperare dal punto vi sita psicofisico in modo completo dopo l’infarto. Comprende:
- una valutazione iniziale personalizzata (con test da sforzo o valutazione funzionale),
- un programma di esercizio fisico strutturato e supervisionato,
- interventi su alimentazione, controllo dei fattori di rischio, fumo, aderenza alla terapia,
- supporto psicologico per affrontare ansia, depressione o paura del movimento.
Questo approccio globale ha dimostrato di ridurre del 20-30% il rischio di morte o nuovo infarto nei pazienti post-IMA.
Perché è importante muoversi?
Restare inattivi dopo un infarto può portare a decondizionamento, perdita di autonomia e peggioramento del rischio cardiovascolare. Al contrario, l’attività fisica abituale e costante:
- migliora la funzione del cuore e dei vasi,
- abbassa la pressione arteriosa e migliora il profilo lipidico,
- controlla la glicemia nei diabetici,
- riduce ansia, insonnia e depressione,
- rafforza la fiducia in sé stessi.
Consigli pratici: cosa fare nella vita quotidiana
- Inizia appare possibile: già dopo 1-2 settimane dall’infarto, se stabilizzato, si può iniziare un programma riabilitativo.
- Affidati a un team specializzato: affidati al centro di riabilitazione cardiologica più vicina a te in modo tale da garantirti efficacia e sicurezza.
- Tipi di esercizio consigliati: segui i consigli dei professionisti che ti seguiranno in questo percorso. In generale una camminata a passo sostenuto, cyclette, ginnastica dolce, nuoto leggero rappresentano la base dell’attività fisica da eseguire. Evita sforzi isometrici intensi (sollevare carichi pesanti).
- Quanto esercizio? Almeno 150 minuti a settimana di attività aerobica moderata, suddivisi in 3-5 sedute.
- Ascolta il tuo corpo: stanchezza e respiro corto sono normali all’inizio, ma dolore toracico o palpitazioni vanno segnalati.
- Sii costante: la riabilitazione è solo l’inizio. Il vero beneficio arriva con l’attività fisica prolungata nel tempo.
- Cammina ogni giorno: anche 10 minuti, magari e meglio se con un contapassi o un’app per monitorare i tuoi progressi.
- Condividi i tuoi obiettivi con familiari e amici: il supporto sociale è un potente alleato nel cambiamento dello stile di vita.
Conclusione
Tornare a muoversi dopo un infarto non è solo possibile: è essenziale. Grazie alla riabilitazione cardiologica e a una corretta prescrizione dell’esercizio, è possibile ridurre il rischio di recidive, migliorare il benessere psico-fisico e tornare a una vita piena. Il cuore ha bisogno di movimento, e con il giusto supporto, ogni passo è un investimento per la salute.
Bibliografia
- Visseren FLJ, et al. 2021 ESC Guidelines on cardiovascular disease prevention in clinical practice. Eur Heart J. 2021.
- Pelliccia A, et al. 2020 ESC Guidelines on sports cardiology and exercise in patients with cardiovascular disease. Eur Heart J. 2021.
- Piepoli MF, et al. Secondary prevention through cardiac rehabilitation: from knowledge to implementation. Eur Heart J. 2016.
- Anderson L, et al. Exercise-based cardiac rehabilitation for coronary heart disease: Cochrane Review. J Am Coll Cardiol. 2016.
- Vigorito C, et al. Cardiac rehabilitation in the elderly: the need for tailoring. Eur J Prev Cardiol. 2017.


