L’automonitoraggio a casa

Oltre al peso, anche altri semplici controlli a casa possono aiutare a gestire meglio lo scompenso. Tra questi:

  • Misurare la pressione arteriosa con un apparecchio affidabile

  • Controllare la frequenza cardiaca

  • Osservare il respiro: se diventa più corto o affannato, va riferito al medico

  • Valutare il gonfiore alle gambe e alle caviglie ogni sera

Questi dati, se annotati regolarmente, diventano uno strumento prezioso durante le visite cardiologiche. Il cardiologo può utilizzarli per decidere se modificare la terapia o approfondire la situazione.

L’automonitoraggio non sostituisce la visita medica, ma la integra. È importante non trarre conclusioni da soli né ridurre i farmaci senza indicazioni specifiche.